Présentation de l'éditeur :
Le persone che hanno avuto la fortuna di conoscere, lavorare o anche solo chiacchierare con Stephen Jay Gould, nonché i milioni di lettori dei suoi libri, ne ricorderanno la travolgente cultura enciclopedica. La curiosità e la passione per ogni espressione della creatività umana - dalla scienza alla politica, dall'arte al baseball, dalla letteratura ai Simpson - sono state infatti la cifra del suo percorso biografico e intellettuale; una divertente e divertita varietà di scrittura che in questa raccolta di saggi trova una delle sue massime espressioni. Gould, scienziato e autore di libri specialistici e divulgativi, fu anche instancabile editorialista per riviste e giornali, tra cui "Naturai History", "Time" e "New York Times"; saggi dove le riflessioni sull'evoluzionismo, e sul suo impatto nella società contemporanea, convivono perfettamente accanto a quelle sui legami tra scienza, arte e letteratura e tra storia mondiale e personale (l'11 settembre 2001 è stato anche il centesimo anniversario dello sbarco a Ellis Island del nonno di Gould, dal cui diario è tratta la curiosa espressione del titolo). "I have landed" è l'ultima antologia di quegli articoli, curata dallo stesso Gould poco prima della sua prematura scomparsa; uno spaccato completo della sua scrittura, capace di trasmettere il talento, la lievità e l'acume di uno degli intellettuali più influenti del Novecento.
Présentation de l'éditeur :
Stephen Jay Gould's writing remains the modern standard by which popular science writing is judged. Throughout his work Gould has developed a distinctive and personal form of essay to treat great scientific issues in the context of biography. With I Have Landed, Gould once again applied biographical perspectives to the illumination of key scientific concepts and their history. Ranging from the discovery of the new scourge of syphilis by Fracastero in the sixteenth century and Isabelle Duncan's nineteenth-century attempt at reconciling scripture and palaeontology to Freud's weird speculations about human phylogeny and recent creationist attacks on the study of evolution. As always, the essays brilliantly illuminate and elucidate the puzzles and paradoxes great and small that have fuelled the enterprise of science and opened our eyes to a world of unexpected wonders.
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