Présentation de l'éditeur :
Il Milione (o semplicemente Milione) è il resoconto del viaggio in Asia di Marco Polo, mercante e viaggiatore veneziano. "Vera e propria enciclopedia geografica, riunisce in un volume le conoscenze essenziali che erano disponibili alla fine del XIV secolo" sull'Asia. Oltre che una relazione di viaggio, è anche un trattato storico-geografico. È stato definito "la descrizione geografica, storica, etnologica, politica, scientifica (zoologia, botanica, mineralogia) dell'Asia medievale". Fu quasi sicuramente redatto per la prima volta da Rustichello da Pisa, che trascrisse dalla viva voce dello stesso Marco Polo, forse nel 1298 e comunque dopo il 1295. Le sue descrizioni contribuirono alla compilazione del Mappamondo di fra Mauro ed ispirarono i viaggi di Cristoforo Colombo. Dopo il primo viaggio, durante il quale giunsero alla corte del Gran Khan, il padre Niccolò e lo zio Maffeo fecero ritorno in Oriente, portando con sé il giovane Marco. Rimasero in Cina diciassette anni, onorati e investiti di cariche governative. Il 7 settembre 1298 Marco Polo è su una delle novanta navi veneziane sconfitte nella Battaglia di Curzola dai genovesi. Fatto prigioniero, incontra Rustichello da Pisa, il quale "fosse in prigione da quattordici anni o vi venisse come libero frequentatore, fu quasi sicuramente lui a dare forma scritta alle memorie del veneziano". A partire dalla narrazione orale di Marco, il testo nacque originariamente in lingua d'oïl (mista a termini veneziani e italiani. Sebbene ci si riferisca all'opera come al Milione di Marco Polo, diversi indizi portano a credere che il vero titolo fosse un altro. Luigi Foscolo Benedetto, "persuaso che Milione sia il nomignolo dell'autore", lo considera un'apocope del diminutivo "Emilione". Fra Iacopo d'Acqui parla di "dominus Marcus Venetus (...) qui dictus est Milionus". L'umanista Ramusio scrive che: « nel continuo raccontare ch'egli faceva più e più volte della grandezza del Gran Cane, dicendo l'entrata di quello essere da 10 in 15 milioni d'oro, e così di molte altre ricchezze di quei paesi riferiva tutto a milioni, lo cognominarono "messer Marco Milioni". » Il codice considerato più fedele all'originale smarrito si intitola Le divisiment dou monde, ma si dà maggior credito ad un altro titolo, Livre de Marco Polo citoyen de Venis, dit Million, où l'on conte les merveilles du monde. Si pensa dovesse venire abbreviato in Libro di Marco Polo detto Milione e poi in Libro di Milione e, infine, in Milione. Il testo è diviso in capitoli, provvisti di rubriche che ne sintetizzano i contenuti. Vengono descritti sistematicamente diversi paesi d'Oriente e tali descrizioni vengono inframezzate talvolta dal racconto di guerre e battaglie. La corte del Gran Khan è descritta nell'ampia sezione centrale del libro: vengono esposte le vicende storico-militari del regno.
Biographie de l'auteur :
Marco Polo (Venezia, 15 settembre 1254 – Venezia, 8 gennaio 1324) è stato un ambasciatore, scrittore, viaggiatore e mercante italiano, appartenente al patriziato veneziano. Insieme al padre Niccolò e allo zio Matteo giunse in Cina (Chatai) percorrendo la via della seta. Le cronache del viaggio e della permanenza in Asia furono trascritte in francese da Rustichello da Pisa durante la prigionia del Polo a Genova. Raccolte sotto il titolo Devisiment dou monde, il libro in seguito divenne noto come il Milione. Le sue descrizioni dell'Asia hanno ispirato Cristoforo Colombo e contribuito alla creazione della mappa di fra Mauro. Marco Polo, nato a Venezia il 15 settembre 1254, è considerato uno dei più grandi viaggiatori ed esploratori di tutti i tempi. Luigi F. Benedetto "persuaso che "Milione" sia il nomiglio dell'autore" lo considera un'apocope del diminutivo "Emilione". Fra Iacopo d'Acqui parla di "dominus Marcus Venetus (...) qui dictus est Milionus". "In ogni caso, il nomigliolo ricorre negli atti pubblici della Repubblica; dove invero, almeno una volta, viene impiegato anche per il padre di Marco." Non è chiaro se tutti i membri della famiglia Polo del ramo detto Milion appartenessero al patriziato veneziano, certamente lo furono i mercanti Marco "il vecchio", i suo fratelli e i suoi discendenti. Il primo avo di cui si abbia notizia è un certo Andrea, abitante in contrada San Felice, padre di Marco "il vecchio", Matteo e Niccolò.. Nel 1260 i due figli minori Niccolò e Matteo attraversarono l'Asia e raggiunsero la Cina passando per Bukhara e il Turkestan cinese, arrivando a Khanbaliq (il nome mongolo dell'odierna Pechino, residenza di Kubilai Khan). Ripartirono nel 1266 arrivando a Roma nel 1269 con una ambasciata di Kubilai Khan, una richiesta al Papa di missionari per la Mongolia. Il padre Niccolò e lo zio Matteo ripartirono nel 1271, questa volta portando con sé Marco, "di età variamente indicata da dodici a diciannove anni, secondo le fonti. Se ne desume che doveva essere nato tra il 1250 e il '55" Rimasero in Asia per diciassette anni. Onorati e investiti di cariche governative, Marco in particolare "per le sue missioni ufficiali si spinse nel Yunnan, nel Tibet, in Birmania, in India, lungo tragitti che ancora oggi presentano difficoltà per nulla lievi, anche prescindendo dalle condizioni politiche."
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