Présentation de l'éditeur :
This book was originally published prior to 1923, and represents a reproduction of an important historical work, maintaining the same format as the original work. While some publishers have opted to apply OCR (optical character recognition) technology to the process, we believe this leads to sub-optimal results (frequent typographical errors, strange characters and confusing formatting) and does not adequately preserve the historical character of the original artifact. We believe this work is culturally important in its original archival form. While we strive to adequately clean and digitally enhance the original work, there are occasionally instances where imperfections such as blurred or missing pages, poor pictures or errant marks may have been introduced due to either the quality of the original work or the scanning process itself. Despite these occasional imperfections, we have brought it back into print as part of our ongoing global book preservation commitment, providing customers with access to the best possible historical reprints. We appreciate your understanding of these occasional imperfections, and sincerely hope you enjoy seeing the book in a format as close as possible to that intended by the original publisher.
Présentation de l'éditeur :
"Dei delitti e delle pene" è un intenso quanto rivoluzionario testo per gli obiettivi che Beccaria si pone in un'epoca, il '700, ancorata a un sistema giuridico volto alla sottomissione e che dunque bisognava riformare: analizza e denuncia l'insensatezza della tortura come pratica per ottenere la confessione di un presunto colpevole, poiché lo sfinimento fisico non può essere assunto come ambasciatore di verità; smaschera l'assurda incoerenza della pena di morte, in quanto lo Stato che la esegue non può definirsi giusto ed esemplare se, per punire un delitto, ricorre a un crimine; pretende l'uguaglianza di giudizio e punizione a discapito delle differenze sociali, giacché in una nazione vivibile e onesta la pena deve essere commisurata, proporzionata, al delitto commesso e non al prestigio sociale del colpevole; sostiene che l'esemplarità di una pena giace nella sua certezza e persistenza e non nella sua crudeltà. Beccaria conduce attente indagini e profonde riflessioni anche su altre sfumature del sistema penale del suo tempo, in un testo che si configura come un grido alla dignità umana e come la volontà di illuminare quelle leggi che, invece, portavano l'oscurità presso i popoli.
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