Biographie de l'auteur :
Leopardi, intellettuale dalla vastissima cultura, inizialmente sostenitore del classicismo, ispirato alle opere dell'antichità greco-romana, ammirata tramite le letture e le traduzioni di Mosco, Lucrezio, Epitteto ed altri, approdò al Romanticismo dopo la scoperta dei poeti romantici europei, quali Byron, Shelley, Chateaubriand, Foscolo, divenendone un esponente principale, pur non volendo mai definirsi romantico. Le sue posizioni materialiste – derivate principalmente dall'Illuminismo – si formarono invece sulla lettura di filosofi come il barone d'Holbach, Pietro Verri e Condillac, a cui egli unisce però il proprio pessimismo, originariamente probabile effetto di una grave patologia che lo affliggeva ma sviluppatesi successivamente in un compiuto sistema filosofico e poetico:
Présentation de l'éditeur :
Questo nuovo commento ai "Canti" si propone anzitutto di restituire a pieno il significato letterale del testo di Leopardi, divenuto oramai non poco arduo per il lettore odierno, anche colto. In special modo, esso mira a rendere bene esplicita la natura classicistica del lessico poetico dell'autore, precipitato di una tradizione dall'arco lunghissimo, che va dai lirici greci a quelli latini e italiani. L'introduzione generale al volume, le introduzioni ai singoli canti e le note a piè di pagina, con un insistito ricorso a citazioni interne o esterne all'opera leopardiana, agevolano la comprensione delle poesie, calandole in un percorso diacronico, insieme storico e biobibliografico.
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