Leopardi e la Musica

De Angelis Marcello

ISBN 10: 8897530370 / ISBN 13: 9788897530374

Edité par LoGisma Editore, 2014

A propos de cet article

Vicchio di Mugello, 2014; br., pp. 104, ill. b/n, cm 17,5x24. (Biblioteca dell'Accademia Florentia Mater. 6). "Un tema fino ad oggi sfiorato solo di rado e in modo aneddotico". Così commentava Umberto Carpi la prima edizione di questo volume che indaga la sorprendente ricchezza di riflessioni leopardiane contenute soprattutto nello "Zibaldone" e in alcuni celebri versi. Il volto del poeta ne esce talvolta diverso e inatteso, ben inquadrato nell'ambito del dibattito europeo sul "bello ideale" con punte di autentica originalità come l'idea di progresso nella musica quale "frutto della trasgressione". "Ogni assoluta novità in fatto di musica contiene e quasi consiste in un'apparente stonazione". L'autore si sofferma poi sul quadro familiare del poeta con particolare attenzione per il padre Monaldo, che del teatro di Recanati fu convinto sostenitore, e per il fratello Luigi, flautista. Come per le altre arti, "l'assuefazione" - sostiene Leopardi - è la morte della musica. N° de réf. du vendeur 2816049

Détails bibliographiques

Titre : Leopardi e la Musica

Éditeur : LoGisma Editore

Date d'édition : 2014

Reliure : Soft cover

Etat : new

Edition : 1st Edition

A propos de ce titre

Présentation de l'éditeur:

"Un tema fino ad oggi sfiorato solo di rado e in modo aneddotico". Così commentava Umberto Carpi la prima edizione di questo volume che indaga la sorprendente ricchezza di riflessioni leopardiane contenute soprattutto nello "Zibaldone" e in alcuni celebri versi. Il volto del poeta ne esce talvolta diverso e inatteso, ben inquadrato nell'ambito del dibattito europeo sul "bello ideale" con punte di autentica originalità come l'idea di progresso nella musica quale "frutto della trasgressione". "Ogni assoluta novità in fatto di musica contiene e quasi consiste in un'apparente stonazione". L'autore si sofferma poi sul quadro familiare del poeta con particolare attenzione per il padre Monaldo, che del teatro di Recanati fu convinto sostenitore, e per il fratello Luigi, flautista. Come per le altre arti, "l'assuefazione" - sostiene Leopardi - è la morte della musica.