Remarque Le livre est du type « ébauche » ou « bordure découpée », ce qui signifie que les pages ne sont pas coupées uniformément, pour un design original. Les journaux et les médias ne parlent que de questions politiquement correctes. Tu ne peux plus plaisanter sur quoi que ce soit. Si vous utilisez des expressions comme « mesdames et messieurs », vous êtes accusé de ne pas être inclusif. La famille est composée de père et de mère, assez avec le lobby gay ! Nous vivons dans une dictature de pensée unique et personne ne le dit. » Est-ce vraiment le cas ? Chaque fois qu'en Italie nous essayons de faire un pas en avant dans le domaine des droits civils ou de nous battre pour la défense ou l'autonomisation de ce que nous appelons les minorités, quelqu'un proteste immédiatement « Mais il n'y a rien de plus important ? » La rhétorique « il y a des choses plus importantes » ces dernières années est devenue une véritable tendance, la réponse préférée dans tous les débats. Et c'est précisément en suivant cette logique que de nombreuses batailles sont mises en arrière-plan, car, en fait, il y a toujours quelque chose de « plus important ». Ainsi, la fin de vie, le droit à l'adoption ou à la parentalité des personnes célibataires ou non mariées, les droits des personnes LGBTQIA+, le jus soli, l'égalité entre les hommes et les femmes passent largement à l'ordre du jour des priorités. Entre-temps, cependant, les « choses importantes » ne se sont pas produites de toute façon. L'Italie occupe la quarante et unième place du classement mondial pour la liberté de la presse, nous sommes avant-dernier en termes d'emploi en Europe. Dans ce livre, Cathy La Torre trace une carte d'un voyage dans le cadre de droits qui ne peuvent plus attendre. À travers des exemples concrets, il raconte comment ailleurs ils ont fait, souvent gratuitement, ce qui est encore mentionné en Italie. Un manuel aimable qui vous permettra d'avoir toujours une réponse prête et fondée à la question de longue date « Mais n'y a-t-il pas des choses plus importantes ? ».
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Etat : OTTIMO USATO. IED. Strade blu. Non Fiction ITALIANO IL LIBRO È USATO, PERTANTO POTREBBE PRESENTARE LIEVI DIFETTI/IMPERFEZIONI. LA FOTO CORRISPONDE AL LIBRO IN VENDITA. «I giornali e i media parlano solo di temi politicamente corretti. Non si può scherzare più su nulla. Se usi espressioni come "signore e signori" vieni accusato di non essere inclusivo. La famiglia è quella composta da madre e padre, basta con la lobby gay! Viviamo in una dittatura del pensiero unico e nessuno lo dice.» È davvero così? Ogni volta che in Italia si prova a fare un passo avanti nel campo dei diritti civili o si lotta per la difesa o l'empowerment di quelle che definiamo minoranze, qualcuno immediatamente protesta: «Ma non ci sono cose più importanti?». La retorica del «ci sono cose più importanti» negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza, la risposta prediletta in ogni dibattito. Ed è proprio seguendo questa logica che molte battaglie vengono messe in secondo piano, perché, appunto, c'è sempre qualcosa di «più importante». E così il fine vita, il diritto all'adozione o alla genitorialità di persone single o non sposate, i diritti delle persone LGBTQIA+, lo ius soli, la parità fra uomini e donne scivolano lontani nell'agenda delle priorità. Nel frattempo, però, le «cose importanti» non sono comunque successe. L'Italia è al quarantunesimo posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa, siamo penultimi per tasso di occupazione in Europa. In questo libro, Cathy La Torre disegna la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più attendere. Attraverso esempi concreti, racconta come altrove hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia ancora si rimanda. Un prontuario gentile che vi permetterà di avere sempre una risposta pronta e fondata all'annosa domanda: «Ma non ci sono cose più importanti?». Numero pagine 168. Il copyright dei dati è di Informazioni Editoriali I.E. Srl. N° de réf. du vendeur ISI1482
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Etat : OTTIMO USATO. IED. Strade blu. Non Fiction ITALIANO IL LIBRO È USATO, PERTANTO POTREBBE PRESENTARE LIEVI DIFETTI/IMPERFEZIONI. LA FOTO CORRISPONDE AL LIBRO IN VENDITA. «I giornali e i media parlano solo di temi politicamente corretti. Non si può scherzare più su nulla. Se usi espressioni come "signore e signori" vieni accusato di non essere inclusivo. La famiglia è quella composta da madre e padre, basta con la lobby gay! Viviamo in una dittatura del pensiero unico e nessuno lo dice.» È davvero così? Ogni volta che in Italia si prova a fare un passo avanti nel campo dei diritti civili o si lotta per la difesa o l'empowerment di quelle che definiamo minoranze, qualcuno immediatamente protesta: «Ma non ci sono cose più importanti?». La retorica del «ci sono cose più importanti» negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza, la risposta prediletta in ogni dibattito. Ed è proprio seguendo questa logica che molte battaglie vengono messe in secondo piano, perché, appunto, c'è sempre qualcosa di «più importante». E così il fine vita, il diritto all'adozione o alla genitorialità di persone single o non sposate, i diritti delle persone LGBTQIA+, lo ius soli, la parità fra uomini e donne scivolano lontani nell'agenda delle priorità. Nel frattempo, però, le «cose importanti» non sono comunque successe. L'Italia è al quarantunesimo posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa, siamo penultimi per tasso di occupazione in Europa. In questo libro, Cathy La Torre disegna la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più attendere. Attraverso esempi concreti, racconta come altrove hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia ancora si rimanda. Un prontuario gentile che vi permetterà di avere sempre una risposta pronta e fondata all'annosa domanda: «Ma non ci sono cose più importanti?». Numero pagine 168. Il copyright dei dati è di Informazioni Editoriali I.E. Srl. N° de réf. du vendeur ISI1969
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Etat : OTTIMO USATO. IED. Strade blu. Non Fiction ITALIANO IL LIBRO È USATO, PERTANTO POTREBBE PRESENTARE LIEVI DIFETTI/IMPERFEZIONI. LA FOTO CORRISPONDE AL LIBRO IN VENDITA. «I giornali e i media parlano solo di temi politicamente corretti. Non si può scherzare più su nulla. Se usi espressioni come "signore e signori" vieni accusato di non essere inclusivo. La famiglia è quella composta da madre e padre, basta con la lobby gay! Viviamo in una dittatura del pensiero unico e nessuno lo dice.» È davvero così? Ogni volta che in Italia si prova a fare un passo avanti nel campo dei diritti civili o si lotta per la difesa o l'empowerment di quelle che definiamo minoranze, qualcuno immediatamente protesta: «Ma non ci sono cose più importanti?». La retorica del «ci sono cose più importanti» negli ultimi anni è diventata una vera e propria tendenza, la risposta prediletta in ogni dibattito. Ed è proprio seguendo questa logica che molte battaglie vengono messe in secondo piano, perché, appunto, c'è sempre qualcosa di «più importante». E così il fine vita, il diritto all'adozione o alla genitorialità di persone single o non sposate, i diritti delle persone LGBTQIA+, lo ius soli, la parità fra uomini e donne scivolano lontani nell'agenda delle priorità. Nel frattempo, però, le «cose importanti» non sono comunque successe. L'Italia è al quarantunesimo posto nella classifica mondiale per la libertà di stampa, siamo penultimi per tasso di occupazione in Europa. In questo libro, Cathy La Torre disegna la mappa di un viaggio nei diritti che non possono più attendere. Attraverso esempi concreti, racconta come altrove hanno fatto, spesso a costo zero, quello che in Italia ancora si rimanda. Un prontuario gentile che vi permetterà di avere sempre una risposta pronta e fondata all'annosa domanda: «Ma non ci sono cose più importanti?». Numero pagine 168. Il copyright dei dati è di Informazioni Editoriali I.E. Srl. N° de réf. du vendeur ISI0633
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